La Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo detta "degli Scalzi"

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La chiesa di Santa Maria di Porto Salvo e il convento, posti in cima alla larga scalea denominata Salita degli Scalzi, sono stati costruiti a partire dal 1624 come attesta lo "strumento" del notaio Giuseppe Sorrentino del 17 luglio 1661. Il monastero soppresso nel 1809, per effetto delle leggi decennali francesi, aveva una farmacia annessa aperta al pubblico. Successivamente una parte del monastero crollò, mentre un'altra venne adibita ad abitazione.

Del chiostro rimangono poche tracce. Dal 1944 è sede parrocchiale dopo la distruzione della chiesa dei SS. Cosma e Damiano (successivamente ricostruita nel dopoguerra).
La chiesa è ad una sola navata rettangolare a presbiterio allungato con quattro cappelle laterali rettangolari. Anticamente esse erano in comunicazione tra di loro. Lo stile è barocco. Annessa alla chiesa (sul lato destro del presbiterio) vi è la cappella della Congrega di S. Maria di Porto Salvo, che funzionò come sala consiliare dei confratelli e come luogo di sepoltura.

A fianco della cappella, dietro il muro presbiteriale, c'era il cimitero propriamente detto, oggi sala parrocchiale.  Dell'antico convento agostiniano restano solamente i vani dell'ala occidentale. Sul lato sinistro della chiesa, ove un tempo c'era la farmacia, c'è oggi l'alloggio del parroco.